Revisione del PNRR, in arrivo un nuovo Ecobonus
Nuovo Ecobonus per l'Efficientamento delle delle Abitazioni Private per Famiglie a Basso Reddito
Il Governo ha presentato in questi giorni una riformulazione dei progetti inclusi nel Piano nazionale di ripresa e resilienza già approvata dalla Commissione Europea. La Cabina di regia sul PNRR, visti i mutamenti del contesto di riferimento e le diverse criticità emerse finora nella fase di attuazione del piano, ha individuato gli interventi infrastrutturali più complessi e non coerenti con le tempistiche di esecuzione dirottandone le risorse verso nuovi progetti più in linea con i traguardi e gli obiettivi previsti fino al 30 giugno 2026.
Il programma REPower EU e il nuovo Ecobonus
Tra le modifiche apportate dalla Cabina di regia vi è in particolare l’inserimento nel PNRR del programma REPower, lanciato lo scorso anno dalla Commissione Europea per favorire il risparmio energetico e la diffusione delle energie rinnovabili, e a cui sono destinati circa 19 miliardi di euro.
Tra gli interventi legati al REPower figurano quelli previsti per l’efficientamento del patrimonio immobiliare pubblico (pubblica amministrazione, centri sportivi, edilizia residenziale pubblica, luoghi della cultura, ospedali, scuole/università, caserme) e per gli edifici di culto per cui saranno stanziati 3,6 miliardi di euro.
Altra grande novità è l’introduzione di un nuovo Ecobonus dedicato alle abitazioni private delle famiglie a basso reddito, una misura pensata per agevolare coloro che in passato sono rimasti esclusi dagli interventi di efficientamento energetico. A sostegno di questa misura, che si baserà sul meccanismo delle detrazioni fiscali, il Governo ha messo a disposizione 4 miliardi di euro. Restano ancora da definire l’aliquota dello sgravio e i tempi di rimborso.
Secondo quanto ipotizzato da Il Corriere della Sera il bonus potrebbe essere limitato ai lavori nei condomini, nelle case popolari e nelle rsa: «L’apertura da parte del ministro Fitto a questa riprogrammazione degli incentivi, anche se apparentemente minimale, è una buona notizia per le imprese e anche per molte famiglie in difficoltà. Partire dai redditi più bassi è un criterio che condividiamo, ma il vero problema su cui è necessario intervenire con urgenza sono i crediti incagliati» ha commentato al quotidiano Federica Brancaccio, presidente Ance.
Nessuna novità al momento sul fronte Superbonus che, in assenza di modifiche, proseguirà nel suo iter: dal 2024, l’agevolazione per le villette non sarà più riconfermata, mentre già dal 30 settembre 2023 scadrà la proroga per unità unifamiliari e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti di usufruire del 110%. Per i condomini, invece, dal 2024 sarà possibile utilizzare il Superbonus con un’aliquota però del 70%.
I fondi per imprese più green
Alle piccole e medie imprese (di tutti i settori) che vorranno migliorare la propria efficienza energetica o vorranno autoprodurre energia elettrica utilizzando fonti rinnovabili sono invece destinati 6,3 miliardi di euro che, attraverso il credito d’imposta, finanzieranno «investimenti trasversali nell'industria, per diverse categorie di interventi volti all'efficienza e alla produzione da fonti rinnovabili, destinati a tutte le imprese e a tutti i settori» come si legge nella nota di sintesi diffusa dal Dipartimento per le Politiche Europee.