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15 milioni di euro per prevenire i rischi idrogeologici

Diventato operativo a luglio il Fondo Progettazione per la mitigazione del rischio idrogeologico, istituito con la legge di Bilancio 2021

Sono 15 i milioni di euro messi a disposizione delle Regioni dal Fondo Progettazione, istituito con la legge di Bilancio 2021, per finanziare la progettazione di interventi di prevenzione del rischio idrogeologico. Con l’entrata in vigore del decreto 28 marzo 2024 n.77, si disciplina in particolare il funzionamento del fondo, i criteri e le modalità di ripartizione dei fondi.

Gli interventi finanziati 

Il fondo ha una dotazione di 5 milioni di euro per ciascun anno dal 2022 al 2024 e copre le spese per i seguenti interventi:

  • Rimessa in efficienza delle opere idrauliche: progetti volti a ripristinare e migliorare le strutture esistenti per la gestione delle acque, prevenendo così inondazioni e altri eventi critici;
  • Recupero e miglioramento della funzionalità idraulica dei reticoli idrografici: interventi che mirano a ripristinare e potenziare il sistema idrografico per garantire una gestione ottimale delle risorse idriche e prevenire fenomeni di dissesto.

Le spese ammissibili a finanziamento comprendono poi una serie di attività necessarie per la progettazione degli interventi, come:

  • indagini geologiche, idrogeologiche, idrologiche, idrauliche, geotecniche, sismiche e storiche;
  • indagini preventive dell’interesse archeologico, se necessarie;
  • indagini di bonifica da ordigni bellici, se necessario;
  • rilievi e accertamenti tecnici connessi alla progettazione;
  • verifiche preventive alla progettazione;
  • analisi di laboratorio finalizzate alla diagnostica strutturale e infrastrutturale;
  • spese di supporto al responsabile unico del procedimento (RUP).

La ripartizione delle risorse 

I 15 milioni di euro messi a disposizione dal fondo sono cruciali dal momento che, secondo i dati comunicati da Ispra a maggio 2024, nel nostro Paese ben 2 milioni e 115mila edifici e 727mila imprese si trovano in aree più esposte al rischio idrogeologico. Su una superficie nazionale di 302.068 kmq, ben il 18,4% è mappato nelle classi a maggiore pericolosità per frane e alluvioni (55.609 kmq). Oltre 1 milione e 300mila abitanti e quasi 548mila famiglie vivono in zone a rischio frane e quasi 7 milioni di abitanti si trovano in aree soggette ad alluvione. Delle 727mila imprese, oltre 84mila sono situate in aree con elevata e molto elevata pericolosità da frana e più di 640mila sono collocate in aree con media pericolosità da alluvione. 

Numeri che parlano da soli e che testimoniano l’importanza di investire nella prevenzione, per questo il decreto firmato dal capo del Dipartimento Casa Italia stabilisce che i 15 milioni di euro saranno erogati in un’unica soluzione e che le amministrazioni beneficiarie utilizzino i soldi in modo tempestivo ed efficiente, visto che il regolamento prevede la revoca delle risorse in caso di mancato o parziale utilizzo entro i termini stabiliti.

Tra le regioni che beneficeranno maggiormente delle risorse stanziate dal fondo vi è in primis la Lombardia a cui spettano 1.422.375 euro, seguita da Emilia-Romagna con 1.175.280 euro, Toscana (1.161.705 euro), Sicilia (1.149.105 euro) e Piemonte (1.140.150 euro).

Tabella di ripartizione delle risorse su base regionale
Fonte: Dipartimento Casa Italia

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