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Le novità per l’edilizia del Decreto Crescita

È stato approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri il testo definitivo del Decreto Crescita che introduce misure urgenti per la crescita economica e interventi in settori industriali in crisi.

Nel testo non mancano provvedimenti che riguardano il mondo dell’edilizia, ecco le principali:

Sismabonus: estensione alle zone 2 e 3 dello sgravio del 75 o 85%previsto finora solo per gli edifici in zona 1;

interventi antisismici: prevista la possibilità anche per i soggetti che non hanno la liquidità necessaria per anticipare le spese degli interventi di ricevere un contribuito, anticipato dal fornitore che ha eseguito l’intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante. Questo contributo sarà poi rimborsato al fornitore sotto forma di credito di imposta di pari importo, da usare in compensazione in cinque quote annuali uguali senza applicare i limiti di compensabilità;

efficienza energetica: equiparazione della posizione delle ESCo (compagnie energetiche) a quella del proprietario dell’immobile, prevedendo che la ESCo possa divenire direttamente titolare della detrazione. Il diritto al beneficio fiscale si configurerebbe così direttamente in capo a chi finanzia, realizza e assume la responsabilità del risultato sull’investimento, producendo una significativa semplificazione del modello esistente. La misura favorisce la riqualificazione degli immobili attraverso la detraibilità delle spese per il risparmio energetico. Il beneficiario può trasferire la detrazione alle ESCo;

incentivi per la valorizzazione edilizia: applicazione dell'imposta di registro e delle imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna per i trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare che, entro i successivi dieci anni, provvedano alla demolizione e ricostruzione degli stessi, anche con variazione volumetrica rispetto al fabbricato preesistente, nonché all’alienazione degli stessi;

contributi ai comuni per interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile: il Ministero per lo sviluppo economico procede all’assegnazione automatica, in favore delle amministrazioni comunali, di contributi, nel limite massimo di 500 milioni di euro per l’anno 2019, per la realizzazione di progetti relativi a investimenti nel campo dell’efficientamento energetico e dello sviluppo territoriale sostenibile;

semplificazioni in materia di edilizia privata: procedura accelerata per le autorizzazioni della Soprintendenza su lavori di restauro di beni di proprietà privata oggetto di vincoli;

super ammortamento: reintroduzione dal primo aprile fino al 31 dicembre 2019 della maggiorazione al 130% dell’ammortamento degli investimenti in beni strumentali fino a 2,5 milioni di euro (esclusi immobili, autovetture, attrezzature di lunga durata e beni immateriali).

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