Se l’Italia trema è necessario imparare a prevenire ed evitare i danni dei fenomeni sismici, nel numero 21 di UP! si è dato spazio proprio al tema dell’antisismica e dell’importanza del ristrutturare e costruire bene.
Un esempio di buone pratiche di ristrutturazione in chiave resiliente e quindi antisismica sono stati i lavori di recupero strutturale effettuati su un edificio residenziale, situato a Belluno, in una zona sismica di livello 2 dove possono verificarsi forti terremoti (la scala va da zona 4 a zona 1, dove 4 indica la sismicità molto bassa e 1 la sismicità alta).
Il progetto – diretto dagli ingegneri Michele Giaier e Luca Zanon, e per il quale BigMat Repro di Fonzaso (BL) ha fornito i materiali necessari – ha riguardato una serie di interventi di ristrutturazione e di ampliamento di una residenza unifamiliare di 400 mq, dove sono state eseguite operazioni di risanamento dell’edificio esistente sia sulle facciate esterne sia sul sistema distributivo interno e in aggiunta, per ampliare gli spazi dell’edificio, sono state effettuate una sopraelevazione e la realizzazione di una nuova autorimessa.
L’ampliamento è stato realizzato con murature perimetrali in laterizio portante coibentate e con tetto a struttura portante in legno, una copertura a falda piana debitamente isolata e ventilata. Sotto l’aspetto architettonico, l’ampliamento è stato connotato da uno sviluppo di masse volumetriche che, rispetto all’esistente costruzione, meglio si inseriscono nel contesto circostante delimitato da fabbricati di notevole sviluppo volumetrico.
Essendo situata in zona sismica 2 la ristrutturazione ha comportato necessariamente un intervento strutturale secondo quanto indicato nelle Norme tecniche per le costruzioni del 2008. «Percepiamo una maggiore attenzione e sensibilità verso i materiali e le soluzioni antisismiche – conferma Beant Reato, titolare di BigMat Repro – è infatti aumentata la richiesta di reti di rinforzo strutturale e betoncini armati da parte delle imprese impegnate in lavori di ristrutturazione e costruzione in chiave antisismica. Sono queste le soluzioni migliori, a nostro avviso, e soprattutto nella provincia di Belluno, in cui operiamo, facciamo spesso consulenze per interventi di questo tipo».
Ing. Luca Zanon
Beant Reato, titolare di BigMat Repro
Ing. Michele Giaier
LA POSA DEL SISTEMA ARMATEX DI BIEMME SRL
Attraverso delle prove di laboratorio a compressione e a taglio su campioni indisturbati prelevati in fase di ristrutturazione sono state individuate le reali resistenze delle murature esistenti; tali valutazioni hanno confermato la scelta di intervenire mediante la messa in opera di intonaco di malta cementizia con resistenza meccanica a compressione a 28 gg > 30 N/mmq, avente spessore variabile tra 3-5 cm e armata con la rete in fibra di vetro Struktura 240 di Biemme adeguatamente connessa con fiocchi in acciaio di 8 mm.
Il sistema scelto per l’adeguamento sismico della struttura è stato Armatex di Biemme, il sistema di rinforzo strutturale FRP per salvaguardare, consolidare e rinforzare le murature e le strutture di vario genere esistenti, soprattutto in zone soggette a eventi sismici. Si tratta di reti in fibra di vetro ad altissima resistenza, costruite con speciali fibre denominate AR-GLASS, (Alcalino-Resistenti, con almeno il 17% di zirconio), di connettori in acciaio inox AISI 304 trafilati a freddo di forma elicoidale e di tessuti unidirezionali in acciaio inox. Il sistema viene inserito e fissato all’interno dei nuovi intonaci, oppure utilizzato per effettuare delle vere e proprie cuciture sulle crepe, senza applicare resine epossidiche, che con il tempo delamina. Per la messa in opera della rete Struktura è stata effettuata dapprima la rimozione degli intonaci e la pulizia con idrogetto, a seguire le fasi di fissaggio e connessione della rete per poi procedere con la posa dell’intonaco armato.
Per scoprire tutti i dettagli della realizzazione di Belluno, leggi la referenza sul numero 21 di UP!
di Cristina Serra