Nel caso dei sottotetti non praticabili conviene posare l’isolante sul pavimento del sottotetto. Isolare le falde porterebbe a riscaldare inutilmente il volume del sottotetto con il calore che attraversa il solaio dall’ambiente sottostante.
Quali isolanti usare:
La fibra di cellulosa (ottenuta dalla carta di giornale riciclata) miscelata con sali di boro (15%), che costituiscono un trattamento antiparassitario e ignifugante, è un isolante che ben si presta all’insufllaggio per l’isolamento termoacustico di sottotetti non abitabili e di altezze ridotte nei quali la posa manuale è più laboriosa. Ha un ottimo comportamento nei confronti dell’isolamento dal caldo estivo grazie al suo elevato valore del calore specifico (capacità termica Cp = 2100 J/kgK) che consente di ottenere elevati valori di sfasamento termico ed un discreto valore della conducibilità termica (λ = 0,04 W/mK).
Fibra di cellulosa in fiocchi
La lana minerale (lana di vetro, lana di roccia) in rotoli è l’isolante maggiormente utilizzato se il sottotetto non è calpestabile ma la posa manuale è agevole. In alcuni casi può essere utile anche la fibra di legno (specie per l’isolamento contro il caldo estivo). È sufficiente posare sul solaio l’isolante eventualmente protetto mediante un freno al vapore posto tra isolante e solaio stesso.
Lana di roccia in rotoli
Fibra di legno flessibile
Lana di vetro in rotoli
Per raggiungere alcuni punti di interesse per le manutenzioni ordinarie, quali i lucernari o abbaini, sarà sufficiente creare una passerella rigida mediante dei listelli di spessore pari a quello dell’isolante su cui posare tavole rigide in legno (tipo pannelli in OSB) che realizzano il camminamento. Lo spazio tra i listelli sarà riempito con lo stesso isolante. In alternativa si può realizzare un corridoio mediante pannelli rigidi e calpestabili della stessa tipologia di isolante.
Se ad esempio il sottotetto è adibito a deposito per oggetti ingombranti e pesanti è necessaria un'elevata antiabrasività della superficie, nonché un'elevata resistenza alla compressione. Che il solaio sia in cemento armato o in travi di legno non fa alcuna differenza. Per realizzare un camminamento continuo, si predisporre un'intelaiatura in legno: i compartimenti tra le travi saranno riempiti di isolante, mentre sull’intelaiatura sarà posato un piano continuo e resistente (tipo OSB).
Anche il polistirene espanso (EPS) è indicato: tuttavia necessita di un piano d'appoggio ben livellato. Nelle zone di passaggio l’EPS dovrà essere protetto con lastre di compensato o truciolare o di OSB di adeguato spessore, eventualmente fissate a listelli di legno inseriti fra le lastre di EPS. Esistono prodotti preaccoppiati per semplificare la posa. Nel caso sia necessario pavimentare la superficie si può stendere sullo strato di isolante un foglio in PE di separazione e su questo fare il massetto di ripartizione adeguato ai carichi previsti.