La maggior parte dei sottotetti sono realizzati con travi in legno a vista. In questo caso la tecnica di riqualificazione energetica, senza dover rifare il tetto, consiste nel posizionare l’isolante tra le travi e chiudere con un pannello di rivestimento in cartongesso intonacabile per dare la finitura estetica desiderata.
Quali isolanti usare?
Sicuramente pannelli morbidi (feltri in lana di vetro, lana di roccia o pannelli in fibra di legno) facilmente lavorabili per essere tagliati a misura (leggermente superiore dell’interasse tra le travi: deve essere messo con forza per essere sicuri che l’isolante copra tutti gli spazi tra le travi, specialmente se queste sono smussate, ed evitare spazi vuoti ove l’aria calda proveniente dall’ambiente sottostante possa infiltrarsi con il rischio di condensare) con densità medio-alta per favorire discreti valori di sfasamento termico e, quindi, un buon comfort estivo.
Per la correzione del ponte termico costituito dalle travi in legno, conviene realizzare un secondo strato di isolamento fissando sulle travi, in direzione perpendicolare, dei listelli di contenimento di spessore pari a quello del secondo strato di isolante.
Per evitare l'eventuale formazione di condensa interstiziale, sarà opportuno proteggere l’isolante con un freno (o barriera) al vapore, fissato con graffe sui listelli e rivestito con un pannello in cartongesso (o un perlinato).
Ristrutturazione totale del tetto
Nella ristrutturazione totale del tetto a falda per recupero sottotetti, sia nel caso di struttura portante in legno sia in laterocemento, l’importante è realizzare una copertura ventilata e utilizzare correttamente freni al vapore e membrane traspiranti per la tenuta all’aria e all’acqua della copertura. Per questa sezione vi invitiamo a consultare il Quaderno Tecnico 7 dedicato ai tetti in legno, dove nel capitolo 2 sono riportate le tecniche di isolamento per il comfort sia termico sia acustico.