Il Ruolo dell'Edilizia nella Crisi Idrica
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La crisi idrica globale è un problema di estrema urgenza che richiede una sempre maggiore attenzione: secondo quanto evidenziato nel 2023 dal World Economic Forum si prevede che entro il 2030 si raggiungerà un gap del 40% tra la domanda e l’offerta di acqua a livello globale. Se si tiene conto che l’edilizia è considerata responsabile del 15% circa dell’uso di acqua dolce, risulta fondamentale valutare il peso e il ruolo delle costruzioni nel contribuire e mitigare questa problematica. Con questo obiettivo il World Green Building Council ha messo a punto un position paper, intitolato Building a water-resilient future for everyone, everywhere, che analizza e delinea le misure da adottare per una migliore gestione e utilizzo dell’acqua.
L’ambiente costruito è uno dei principali settori di consumo di acqua in tutte le fasi del ciclo di vita di un edificio. Nei prossimi quattro decenni, secondo quanto riportato dal World Building Council, si assisterà alla più grande crescita urbana della storia umana: a livello mondiale la superficie edificata raddoppierà entro il 2060, vale a dire che ogni mese verrà costruita un’area urbana delle dimensioni di New York. Tutto ciò porterà a un esaurimento delle risorse già ora limitate e a un aumento delle emissioni dei gas serra. Proprio per questo è fondamentale che il mondo dell’edilizia si impegni attivamente per proteggere, preservare e migliorare l’approvvigionamento idrico globale, per scongiurare una crisi di risorse ancora più grave. Già ora le nostre città sono “osservate speciali”: 14 delle 20 megalopoli di tutto il mondo soffrono di scarsità d’acqua o di condizioni di siccità.
La necessità di un cambio di passo nell’utilizzo dell’acqua è evidente e riguarda tutte le fasi della filiera e della catena di fornitura e si riflette su quattro dimensioni geo-spaziali:
Il settore industriale è il secondo maggior consumatore di acqua al mondo; la maggior parte dell’acqua utilizzata durante i processi produttivi non può essere usata direttamente una seconda volta per alti scopi, visto anche il rischio di contaminazione dell’acqua potabile locale.
L’acqua viene utilizzata sia direttamente sia indirettamente (come ad esempio nelle reazioni chimiche per l’indurimento del cemento) nei processi di produzione dei materiali. I prodotti con il più alto consumo di acqua, secondo quanto riportato nel position paper, sono il legno, il calcestruzzo e il cemento.
CATEGORIA | MATERIALE | DOMANDA DI ACQUA (litri / chilogrammi (l/kg)) |
Simil-pietra | Mattoni | 1,890 |
Calcestruzzo | 2,045 | |
Calcestruzzo rinforzato | 2,768 | |
Cemento | 3,937 | |
Metalli | Acciaio | 78 |
Alluminio | 214 | |
Prodotti lignei | Oriented Standard Board (OSB) | 25 |
Legno da conifera | 5,119 | |
Legno multistrato | 8,366 | |
Isolanti | Fibre di cellulosa | 21 |
Sughero | 30 | |
Lana di roccia | 33 | |
Miscellanea | Tegole | 3 |
Vetro | 17 | |
PVC | 512 | |
Litio (usato nelle batterie o nei pannelli solari) | 2,273 |
Il consumo di acqua dei materiali
Fonte: Building a water-resilient future for everyone, everywhere - World Green Building Council
L’acqua viene utilizzata in abbondanza durante il processo di costruzione, poiché necessaria per attività come la miscelazione del calcestruzzo, il controllo della polvere, il funzionamento delle attrezzature e i servizi per i lavoratori. Poiché la fase di costruzione è breve all’interno del ciclo di vita di un edificio, il monitoraggio del consumo di acqua non è una pratica comune. Alcuni studi hanno stimato un consumo compreso tra 500 e 3.500 litri per metro quadrato di superficie costruita, con i maggiori utilizzi attribuiti al controllo delle polveri (soprattutto nei progetti di demolizione), agli sbancamenti, all’intonacatura del cemento.
Le principali sfide sui cui è necessario intervenire per ridurre lo spreco di acqua a livello di edifici sono:
In generale, sottolinea il position paper, impianti idraulici ed elettrodomestici ad alta efficienza potrebbero far risparmiare circa il 40% dell’acqua utilizzata negli ambienti interni. Ad esempio, negli edifici federali degli Stati Uniti si potrebbero risparmiare fino a 240 milioni di dollari all’anno e fornire acqua sufficiente per una popolazione di circa 1,8 milioni di persone.
Le principali sfide a livello cittadino includono:
Intervenire sulle infrastrutture rappresenta, secondo il World Green Building Council, parte della soluzione ai problemi di spreco di acqua nelle città. Opzioni come la raccolta dell’acqua piovana e il drenaggio urbano sostenibile offrono meccanismi a basso costo per ridurre le perdite nei sistemi fognari e di conseguenza il rischio di deflusso e di danni. Esiste poi la possibilità di adottare applicazioni di intelligenza artificiale che supportino tutti i processi che possono essere automatizzati e identifichino le perdite.
L’acqua è una risorsa preziosa ed essenziale; la mancanza di una pianificazione sistemica e a lungo termine ha causato una crisi idrica globale ulteriormente aggravata dai cambiamenti climatici.
In questo scenario, il ruolo dell’ambiente costruito non è solo quello di fornire acqua sicura e di qualità per tutti, ma anche di garantire un futuro sostenibile per la sempre più crescente popolazione mondiale. Tutti gli stakeholder del comparto edile devono pertanto riconoscere l’urgenza di questa sfida per individuare le più grandi criticità legate al consumo di acqua durante l’intero ciclo di vita delle costruzioni, in modo che possano essere sviluppate e implementate strategie adeguate. In particolare, il World Green Building Council ha individuato cinque misure prioritarie:
Principi di gestione dell’acqua
Fonte: Building a water-resilient future for everyone, everywhere - World Green Building Council
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